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30-10-2013

Nasce il progetto “Normali imprenditori”

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“Cerchiamo normali imprenditori”. È questo lo slogan del progetto di sostegno alle imprese della Venezia Orientale nato dall’iniziativa di Cofidi Veneziano, Confartigianato Imprese del Veneto Orientale, Confartigianato Imprese di San Donà di Piave, Banca Popolare FriulAdria. Alla presentazione del progetto, che si è tenuta ieri presso “Sala Biblioteca Antica” del Collegio Marconi di Portogruaro, sono intervenuti il vice direttore di Cofidi Veneziano Mauro Anese, il presidente di Cofidi Veneziano Sandro Ravenna, il responsabile di FriulAdria-filiale di Vicenza Giuseppe Morellato, il presidente di Confartigianato Imprese del Veneto Orientale Siro Martin, il presidente di Confartigianato Imprese di San Donà di Piave Ildebrando Lava.

La fase recessiva che sta attraversando l’economia regionale dalla fine del 2008 sembra presentare, nel secondo trimestre 2013, dei segnali di rallentamento. Nonostante la situazione resti difficile, si registra un miglioramento del clima di fiducia delle imprese, grazie ad un sentimento diffuso in tutti i settori economici. “Normali imprenditori” si inserisce in questo nuovo clima di fiducia, con l’obiettivo di aiutare l’impresa nel pagamento delle imposte, aumentare la liquidità temporanea funzionale all’attività produttiva, supportare gli investimenti all’azione produttiva e quelli dedicati alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Grazie ad un plafond riservato agli associati, il nuovo progetto prevede finanziamenti mirati per esigenze specifiche e servizi accessori, finanziamenti agevolati, consulenza e supporto specifici.

“Abbiamo firmato quest’accordo – ha affermato Siro Martin, presidente di Confartigianato Imprese del Veneto Orientale – con l’auspicio che possa dare nuove prospettive a tutte le imprese del territorio. Sicuramente allo stato attuale permangono difficoltà di ottenere credito, così come sono pressanti le difficoltà riguardanti il lavoro. Le imprese hanno difficoltà a produrre utile e quindi a reinvestire, ci sono poi problemi legati alla riscossione dei crediti e alle amministrazioni pubbliche. Questi patti di stabilità, che bloccano i pagamenti, costituiscono un freno all’azione delle imprese. Anche gli appalti pubblici, che vengono aggiudicati con sconti a volte inspiegabili, mettono in difficoltà le imprese, invece di agevolarle”.
“Questo accordo – ha proseguito – riguarda vari aspetti dell’impresa, che possono essere il finanziamento per beni strumentali, il finanziamento per liquidità oppure il finanziamento per energie alternative. È chiaro che per ottenere questi finanziamenti c’è un passaggio obbligato, bisogna avere la co-garanzia di Cofidi e predisporre quindi la pratica presso le associazioni di categoria per ottenere il finanziamento”.
“I dati emersi oggi – ha concluso Siro Martin – sono significativi. I mandamenti di San Donà di Piave e Portogruaro sviluppano circa il 33% del garantito da parte di Cofidi. Le nostre associazioni stanno svolgendo egregiamente il loro compito. E questo fa ben sperare, nonostante il periodo di crisi che stiamo attraversando. È un segnale forte, che speriamo possa invertire questa tendenza”.


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