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13-05-2015

Il ritorno del “su misura” made in Italy e l’oggi dei Giovani Imprenditori

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“Competenze e personalizzazione. Ritorno del "su misura" made in Italy: il fenomeno conclamato del back to Italy, (reshoring), per ora contenuto, ma che possiamo ormai definire un concreto segnale di una inversione di tendenza. Il rilancio delle filiere grazie alle reti di impresa. Sono queste le novità che stanno coinvolgendo, o meglio sconvolgendo in positivo, il sistema manifatturiero artigiano veneto. E i dati lo confermano.

Produzione: Sotto il profilo dimensionale l’aumento dell’indicatore ha interessato tutte le classi, in particolare le micro (+3,6%) e medie imprese (+2,4%).

Fatturato: Il fatturato totale ha evidenziato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+1,7%). La miglior performance è ascrivibile alle grandi (+4,2%) e medie imprese (+2,5%); le micro registrano un +1,7% mentre le piccole sono stazionarie.

Ordinativi: Performance positiva (+1,6%) per gli ordinativi, in leggera diminuzione rispetto allo scorso trimestre (+1,8%). A livello dimensionale la performance migliore è delle grandi imprese (+3,4%), seguono le micro (+2%). Per i settori le dinamiche migliori si hanno nei comparti dei metalli e prodotti in metallo (+3%), legno e mobile (+2,7%), macchine ed apparecchi meccanici (+2,6%). In recupero il trend dal mercato interno (+1,3%, era +1,1% nel trimestre precedente).

Occupazione: Nelle imprese manifatturiere l’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile, registrando una lieve diminuzione del -0,3 per cento. Previsioni: in sensibile miglioramento le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. (fonte: confartigianato.veneto.it).

“I giovani imprenditori sono il presente dell’economia italiana e non il futuro”. Con queste parole, il Presidente dei Giovani Imprenditori, Marco Nardin, ha chiuso i lavori di “DNArtigiano, Digital Network Artigiano”, l’evento nazionale del Movimento di Confartigianato che il 9 e 10 maggio ha animato gli spazi dell’Italian Makers Village di Milano.

“Siamo partiti da una analisi di chi siamo – dice il Presidente Nardin - abbiamo fatto questo percorso in tutta Italia, abbiamo raccolto le sensazioni e i mal di pancia che ci sono nelle imprese. Abbiamo anche visto, però, che c’è una forte voglia di innovazione e di essere protagonisti dell’economia italiana. Ecco, tutto questo l’abbiamo racchiuso in un Manifesto fatto di otto punti, che abbiamo lanciato a Milano. Ora, però, chiediamo che anche le istituzioni se ne rendano conto e facciano la loro parte”.

“L’innovazione è l’elemento centrale per la competitività. Le imprese, anche le piccole, non competono più sull’abbassamento dei costi, ma sulla qualità e l’innovazione. Oggi abbiamo un mercato enorme, globale, che ci dà grandi opportunità, perché possiamo contemporaneamente vendere vicino casa ma anche a migliaia di chilometri di distanza – spiega il Presidente del CNR Luigi Nicolais – dobbiamo far interagire bene questi mondi, quello del sapere e quello dell’impresa, in modo di creare la giusta sinergia per mantenere la leadership competitiva italiana in tutto il mondo”.